giovedì 12 marzo 2009

I DISSIDENTI DEL PD SI SFOGANO SU FACEBOOK - "IL GIORNO DEL VOTO? SARO' IN GITA. MANDERO' UNA CARTOLINA. DESTINATARIO? MASSIMO D'ALEMA!"

Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce”
dell’11 Marzo 2009.

C'è grande delusione nel “Popolo delle Primarie” dopo il ritiro di Sergio Blasi e la designazione di Loredana Capone, senza alcuna consultazione di iscritti e simpatizzanti del centrosinistra.
A scatenarsi su Internet, ieri, sono stati in tanti. In particolare, sulla bacheca che il sindaco di Melpignano ha su Facebook.
«Nel ringraziarvi per il sostegno e l’affetto, vi dico che, come nel mito greco di Sisifo, so che gli Dei non sono stati dalla nostra parte - scrive lo stesso Blasi - Ma la nostra forza sta nella sfida orgogliosa che abbiamo lanciato ad essi».
E chissà se, quando parla di “Dei”, il padre de “La Notte della Taranta” pensa anche a Massimo D’Alema che, secondo i bene informati sarebbe stato determinante nel convincerlo a farsi da parte per appoggiare la Capone. Blasi, in assemblea, ha negato la circostanza, ma Donato Salamanno promette: «Il giorno delle elezioni provinciali manderò una cartolina del posto ove mi farò una gita fuori porta. Destinatario? D’Alema».
Salvi Greco in un luogo lontano è già e, da come sono andate le cose, non sembra intenzionato a tornare nel Salento: «Sono a un po' di chilometri di distanza» spiega «Se ho capito bene, non ci saranno le primarie. Quindi, niente Sergio Blasi alla Provincia. Sempre più difficile il ri-tornare in Italia e il ri-tornare a sud».
Serena De Prezzo si dice “fortunata” ad aver trasferito altrove la sua residenza, mentre “Al Pataleo” prevede un esito elettorale negativo per il centrosinistra: «A questo punto, prepariamoci ad una sconfitta».
Carlo Palese spiega di non condividere il ritiro di Blasi e chiama a raccolta tutti i “dissidenti”: «Sarebbe il caso di identificare un candidato alternativo, fuori dai giochi, e candidarlo contro. Se fossimo in tanti, potremmo farlo».
Francesco Aprile esprime il malessere di molti delusi: «Sergio, sono amareggiatissimo per come sono andate le cose. Se non ci sei tu, non è così scontato che voterò Pd. E’ una scelta politicamente suicida che dimostra il reale scollamento tra classe politica e base».
Per Simona Cleopazzo, «più che l’obiettivo, è importante il percorso e abbiamo già perso».
Enzo Nicolì invita a lasciar stare gli Dei: «Perché questa storia nulla ha a che fare coll'Olimpo. La miseria umana, invece, sì. L’esito era scontato, ma non perché era scritto in un qualche destino».
Luca Fioretti invita tutti al voto e Blasi a non arrendersi: «Sergio, le condizioni ci sono, la sfida è lanciata. Supera il brutto momento, lo scoramento, e i canti delle sirene. Itaca può essere più vicina di quanto pensi, tutti i tuoi amici, tutto il Salento ti accompagnerà verso le sue mura accoglienti».
Qualcuno, però, come Lucio Lussi, avverte Blasi: «Caro Sergio, il popolo delle primarie è stato sconfitto. Adesso non ti candidare alle Europee, perché ai miei occhi perderesti l’onestà politica che ti ha sempre contraddistinto».
Umberto Lanzillotto, infine, lo incoraggia:
«Fai quello che ti dice il cuore, l’importante è non mollare mai».

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