OVVIAMENTE, L'INTERVENTO
E' STATO SOTTOSCRITTO ANCHE
DAI COLLEGHI CONSIGLIERI
SERGIO MACRI' E SILVANA SCARCELLA
"Il bilancio di previsione è lo strumento principe per una programmazione economica, politica e sociale di ogni comune e non un’analisi di mera valutazione finanziaria.
Atteso che dall’analisi delle poste di bilancio e dalla lettura della relazione del revisore dei conti (peraltro chiara ed esaustiva), emerge il percorso che questa amministrazione intende seguire nella gestione della cosa pubblica per l’anno 2009.
E’ evidente la penalizzazione dei servizi sociali essenziali (scuola, assistenza agli anziani, famiglie bisognose) e l’inasprimento eccessivo della tassazione a carico dei cittadini (come la tassa sui rifiuti solidi urbani, ICI, e ONERI DI URBANIZZAZIONE).
Veniamo al dettaglio:
- la tassa per il servizio di nettezza urbana a Melissano, in relazione alla classe demografica del comune e dei servizi offerti, è il più alto in assoluto nella Regione Puglia se non addirittura in Italia.
A fronte di un progetto che inizialmente prevedeva una serie di servizi che nel tempo sono stati eliminati dal contratto, con la società appaltatrice, paradossalmente è successo questo: anziché diminuire il canone, come sarebbe stato logico fare, si assiste ad un notevole aumento dello stesso
- ICI e ONERI DI URBANIZZAZIONE
Anche qui si rilevano degli aumenti del 20% .
Gli oneri di urbanizzazione secondo il dettato della norma e della buona pratica amministrativa vengono pagati dai cittadini e dovrebbero essere utilizzati dall’ente per la cura e la tutela urbanistica del territorio.
Nella realtà però, succede tutt’altro visto che abbiamo strade dissestate simili ad una gruviera degne di una realtà del dopo guerra; con la conseguenza di una continua richiesta di risarcimento danni da parte dei cittadini utenti delle strade e con aggravio della spesa pubblica.
Riteniamo che questa amministrazione abbia una grossa responsabilità nella politica gestionale e finanziaria ritenuta allegra allorquando non si sia voluto, nonostante da noi più volte sollecitati, chiarire fino in fondo qual è la reale situazione debitoria dell’ente, tanto da essere costretti a richiedere un consiglio comunale ad Hoc.
Abbiamo paura sindaco perché riteniamo con dati alla mano che ci troviamo in una situazione pre-comatosa di questo ente.
E’ inaudito che in un momento di crisi generale questa amministrazione imposti un bilancio finalizzato solo alla dotazione momentanea di liquidità, senza nessuna programmazione futura e con il solo scopo di vivacchiare per ancora un po’ di tempo. Ma così facendo scippiamo i cittadini che pagano per ben due volte lo scotto di questo momento: il primo derivante dalla crisi nazionale e più in generale mondiale, il secondo derivante dall’incapacità di questa amministrazione di governare e gestire la crisi municipale.
Perché, caro sindaco, in una situazione come questa, un buon padre di famiglia avrebbe dovuto contenere, ridurre o azzerare spese inutili e superflue che in quest’anno l’hanno fatta da padrone e lo faranno anche in futuro.
Come??
Sicuramente con la razionalizzazione del personale, redistribuzione secondo criteri più oculati dei dipendenti e cancellando le convenzioni con il personale esterno che in questa realtà abbondano.
A ben pensare però la riduzione delle spese che ti stiamo suggerendo non ti comporterebbe un maggior gettito di liquidità nelle casse comunali, che invece così stai ottenendo, e ciò ti impedirebbe di poterli usare per una politica clientelare a te congeniale.
Se fosse stato adottato il criterio della riduzione delle spese superflue, siamo convinti che non si sarebbe avuta la necessità di aumentare le tasse per i cittadini. Vi è di più, se fossi stato più democratico avresti potuto avere un confronto dialettico con le forze di opposizione per condividere con loro questo momento di crisi e contenere al massimo le conseguenze negative. Solo così, avremmo potuto suggerirti soluzioni appropriate evitando l’inasprimento del regime fiscale offrendo soluzioni alternative.
Al fine di non essere tacciati di demagogia vogliamo far riflettere su alcuni aspetti.
Cosa sarebbe stato il bilancio di previsione di questo comune, se avessimo potuto iscrivere tra le entrate extra tributarie un importo minimo di 500 mila euro annui, corrispondenti a circa il 50% dei costi di servizio di nettezza urbana ed un buon 35% di ICI ed oneri di urbanizzazione. Sicuramente ciò avrebbe comportato una riduzione dell’attuale regime di tassazione ed il miglioramento di servizi. Questo, sindaco, sarebbe potuto accadere se anziché regalare ai privati parte della farmacia comunale, la stessa fosse rimasta tutta di proprietà dell’ente. Ma ogni volta che ti è stato proposto di ragionare in questi termini, non hai voluto ascoltare per puri scopi personalistici.
Vallo a spiegare ai nostri cittadini, noi domani lo faremo.
Hai detto di non avere soldi per far fronte ai 20 mila euro di quota parte per il capitale sociale della farmacia, ma sei riuscito a trovare 110 mila euro. Come??? Tassando i cittadini senza offrire nulla in cambio!
E’ ovvio che la questione farmacia comunale era un argomento ghiotto per essere oggetto di dibattito politico. Ma ci chiediamo anche se i consiglieri di maggioranza si siano chiesti del perché il comune abbia rinunciato a questo tesoro, regalandolo ad altri.
Ai consiglieri di maggioranza diciamo di non affrontare a cuor leggero dopo quanto detto e quanto ancora diremo, vi chiediamo come riuscirete a guardare negli occhi i cittadini che tanto stanno soffrendo questa crisi da far fatica a mettere insieme un pranzo con una cena e come giustificherete loro l’aumento delle tasse presenti in questo bilancio? Rendendovi complici del drammatico destino perpetrato ai loro danni? Vi preghiamo, nell’interesse delle famiglie di Melissano, alle quali in campagna elettorale avete promesso protezione di porre fine ad un simile misfatto.
Al sindaco invece chiediamo un atto di responsabilità.
Siamo convinti che dopo quanto detto il sindaco avrà parole di derisone nei nostri confronti, ma noi siamo comunque abituati ad una politica di improperi e turpiloqui.
Risuonano ancora nelle nostre orecchie le parole da te pronunciate: PARASSITI (come se fossimo noi a vivere di politica da 40 anni), ACCATTONI DELLA POLITICA, SCIACALLI, ……..
Unico nostro reato far sana opposizione come i paesi democratici lo consentono."
Atteso che dall’analisi delle poste di bilancio e dalla lettura della relazione del revisore dei conti (peraltro chiara ed esaustiva), emerge il percorso che questa amministrazione intende seguire nella gestione della cosa pubblica per l’anno 2009.
E’ evidente la penalizzazione dei servizi sociali essenziali (scuola, assistenza agli anziani, famiglie bisognose) e l’inasprimento eccessivo della tassazione a carico dei cittadini (come la tassa sui rifiuti solidi urbani, ICI, e ONERI DI URBANIZZAZIONE).
Veniamo al dettaglio:
- la tassa per il servizio di nettezza urbana a Melissano, in relazione alla classe demografica del comune e dei servizi offerti, è il più alto in assoluto nella Regione Puglia se non addirittura in Italia.
A fronte di un progetto che inizialmente prevedeva una serie di servizi che nel tempo sono stati eliminati dal contratto, con la società appaltatrice, paradossalmente è successo questo: anziché diminuire il canone, come sarebbe stato logico fare, si assiste ad un notevole aumento dello stesso
- ICI e ONERI DI URBANIZZAZIONE
Anche qui si rilevano degli aumenti del 20% .
Gli oneri di urbanizzazione secondo il dettato della norma e della buona pratica amministrativa vengono pagati dai cittadini e dovrebbero essere utilizzati dall’ente per la cura e la tutela urbanistica del territorio.
Nella realtà però, succede tutt’altro visto che abbiamo strade dissestate simili ad una gruviera degne di una realtà del dopo guerra; con la conseguenza di una continua richiesta di risarcimento danni da parte dei cittadini utenti delle strade e con aggravio della spesa pubblica.
Riteniamo che questa amministrazione abbia una grossa responsabilità nella politica gestionale e finanziaria ritenuta allegra allorquando non si sia voluto, nonostante da noi più volte sollecitati, chiarire fino in fondo qual è la reale situazione debitoria dell’ente, tanto da essere costretti a richiedere un consiglio comunale ad Hoc.
Abbiamo paura sindaco perché riteniamo con dati alla mano che ci troviamo in una situazione pre-comatosa di questo ente.
E’ inaudito che in un momento di crisi generale questa amministrazione imposti un bilancio finalizzato solo alla dotazione momentanea di liquidità, senza nessuna programmazione futura e con il solo scopo di vivacchiare per ancora un po’ di tempo. Ma così facendo scippiamo i cittadini che pagano per ben due volte lo scotto di questo momento: il primo derivante dalla crisi nazionale e più in generale mondiale, il secondo derivante dall’incapacità di questa amministrazione di governare e gestire la crisi municipale.
Perché, caro sindaco, in una situazione come questa, un buon padre di famiglia avrebbe dovuto contenere, ridurre o azzerare spese inutili e superflue che in quest’anno l’hanno fatta da padrone e lo faranno anche in futuro.
Come??
Sicuramente con la razionalizzazione del personale, redistribuzione secondo criteri più oculati dei dipendenti e cancellando le convenzioni con il personale esterno che in questa realtà abbondano.
A ben pensare però la riduzione delle spese che ti stiamo suggerendo non ti comporterebbe un maggior gettito di liquidità nelle casse comunali, che invece così stai ottenendo, e ciò ti impedirebbe di poterli usare per una politica clientelare a te congeniale.
Se fosse stato adottato il criterio della riduzione delle spese superflue, siamo convinti che non si sarebbe avuta la necessità di aumentare le tasse per i cittadini. Vi è di più, se fossi stato più democratico avresti potuto avere un confronto dialettico con le forze di opposizione per condividere con loro questo momento di crisi e contenere al massimo le conseguenze negative. Solo così, avremmo potuto suggerirti soluzioni appropriate evitando l’inasprimento del regime fiscale offrendo soluzioni alternative.
Al fine di non essere tacciati di demagogia vogliamo far riflettere su alcuni aspetti.
Cosa sarebbe stato il bilancio di previsione di questo comune, se avessimo potuto iscrivere tra le entrate extra tributarie un importo minimo di 500 mila euro annui, corrispondenti a circa il 50% dei costi di servizio di nettezza urbana ed un buon 35% di ICI ed oneri di urbanizzazione. Sicuramente ciò avrebbe comportato una riduzione dell’attuale regime di tassazione ed il miglioramento di servizi. Questo, sindaco, sarebbe potuto accadere se anziché regalare ai privati parte della farmacia comunale, la stessa fosse rimasta tutta di proprietà dell’ente. Ma ogni volta che ti è stato proposto di ragionare in questi termini, non hai voluto ascoltare per puri scopi personalistici.
Vallo a spiegare ai nostri cittadini, noi domani lo faremo.
Hai detto di non avere soldi per far fronte ai 20 mila euro di quota parte per il capitale sociale della farmacia, ma sei riuscito a trovare 110 mila euro. Come??? Tassando i cittadini senza offrire nulla in cambio!
E’ ovvio che la questione farmacia comunale era un argomento ghiotto per essere oggetto di dibattito politico. Ma ci chiediamo anche se i consiglieri di maggioranza si siano chiesti del perché il comune abbia rinunciato a questo tesoro, regalandolo ad altri.
Ai consiglieri di maggioranza diciamo di non affrontare a cuor leggero dopo quanto detto e quanto ancora diremo, vi chiediamo come riuscirete a guardare negli occhi i cittadini che tanto stanno soffrendo questa crisi da far fatica a mettere insieme un pranzo con una cena e come giustificherete loro l’aumento delle tasse presenti in questo bilancio? Rendendovi complici del drammatico destino perpetrato ai loro danni? Vi preghiamo, nell’interesse delle famiglie di Melissano, alle quali in campagna elettorale avete promesso protezione di porre fine ad un simile misfatto.
Al sindaco invece chiediamo un atto di responsabilità.
Siamo convinti che dopo quanto detto il sindaco avrà parole di derisone nei nostri confronti, ma noi siamo comunque abituati ad una politica di improperi e turpiloqui.
Risuonano ancora nelle nostre orecchie le parole da te pronunciate: PARASSITI (come se fossimo noi a vivere di politica da 40 anni), ACCATTONI DELLA POLITICA, SCIACALLI, ……..
Unico nostro reato far sana opposizione come i paesi democratici lo consentono."
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