ACQUISITE NUOVE CARTE
ALLA SETA E AL COMUNE
Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce”
dell’11 Marzo 2009.
Nuove acquisizioni di carte nell’inchiesta della Procura che riguarda la «Seta» (la società mista che gestisce la raccolta dei rifiuti) e che sfiora anche il Comune. L’ipotesi è quella di falso in bilancio. E sono almeno quattro i nomi iscritti sul registro degli indagati.
Nei giorni scorsi il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Emilio Arnesano, ha disposto l’acquisizione di altre carte da prendere in municipio e nella sede della società. Il decreto di acquisizione è stato affidato ai militari delle Fiamme gialle.
La «Seta» è una società mista. Il 49 per cento del capitale appartiene alla Cogei, il resto ad alcuni comuni, fra cui Gallipoli che detiene il 16 per cento.
L’ipotesi di falso in bilancio è relativa ad alcune presunte forzature che sarebbero state fatte per pareggiare i conti della società. Il sospetto è che alcuni crediti nei confronti del comune di Gallipoli siano stati iscritti nel bilancio nonostante, in quel momento (nel biennio 2003-2004), non fossero certi nel loro ammontare ed esigibili.
Solo nel 2006, infatti, con la definizione del lodo arbitrale, il comune verrà condannato al pagamento di quattro milioni e mezzo di euro. Ma prima ancora che la procedura fosse avviata quei crediti sarebbero già stati riportati nel bilancio.
Il consulente nominato dalla Procura è già al lavoro per verificare la regolarità dell’operazione.
L’inchiesta riguarda fatti avvenuti fra il 2003 e il 2006. E - a quanto se ne sa - nell’informativa trasmessa in Procura dalla Guardia di Finanza si intravvedono i contorni di altre ipotesi di reato: oltre al falso in bilancio, ci sarebbero anche falso in scritture contabili e abuso d’ufficio.
L’attenzione della Procura della Repubblica è stata sollecitata sulla scorta di una circostanziata denuncia presentata da un ex consulente dell’azienda.
Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce”
dell’11 Marzo 2009.
Nuove acquisizioni di carte nell’inchiesta della Procura che riguarda la «Seta» (la società mista che gestisce la raccolta dei rifiuti) e che sfiora anche il Comune. L’ipotesi è quella di falso in bilancio. E sono almeno quattro i nomi iscritti sul registro degli indagati.
Nei giorni scorsi il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Emilio Arnesano, ha disposto l’acquisizione di altre carte da prendere in municipio e nella sede della società. Il decreto di acquisizione è stato affidato ai militari delle Fiamme gialle.
La «Seta» è una società mista. Il 49 per cento del capitale appartiene alla Cogei, il resto ad alcuni comuni, fra cui Gallipoli che detiene il 16 per cento.
L’ipotesi di falso in bilancio è relativa ad alcune presunte forzature che sarebbero state fatte per pareggiare i conti della società. Il sospetto è che alcuni crediti nei confronti del comune di Gallipoli siano stati iscritti nel bilancio nonostante, in quel momento (nel biennio 2003-2004), non fossero certi nel loro ammontare ed esigibili.
Solo nel 2006, infatti, con la definizione del lodo arbitrale, il comune verrà condannato al pagamento di quattro milioni e mezzo di euro. Ma prima ancora che la procedura fosse avviata quei crediti sarebbero già stati riportati nel bilancio.
Il consulente nominato dalla Procura è già al lavoro per verificare la regolarità dell’operazione.
L’inchiesta riguarda fatti avvenuti fra il 2003 e il 2006. E - a quanto se ne sa - nell’informativa trasmessa in Procura dalla Guardia di Finanza si intravvedono i contorni di altre ipotesi di reato: oltre al falso in bilancio, ci sarebbero anche falso in scritture contabili e abuso d’ufficio.
L’attenzione della Procura della Repubblica è stata sollecitata sulla scorta di una circostanziata denuncia presentata da un ex consulente dell’azienda.
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