martedì 17 marzo 2009

SE NE DICON DI PAROLE... E DI CAZZATE! (PER GIUSTIFICARE LE MANCATE ELEZIONI PRIMARIE)

DAL TRONO REGIONALE
PARLA SANDRO FRISULLO:
"LA VITTORIA
E' ALLA NOSTRA PORTATA"
Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce"
del 17 Marzo 2009.
«La vittoria alla Provincia è alla nostra portata». Pieno sostegno a Loredana Capone dal salentino più alto in grado alla Regione, Sandro Frisullo.
Il vicepresidente della giunta regionale, ha accolto come «naturale» l’appello lanciato dalla candidata alla presidenza della Provincia per il centrosinistra, che appena incassata l’ufficializzazione della sua discesa in campo aveva chiesto aiuto a parlamentari, consiglieri e assessori. Può stare tranquilla, secondo Frisullo, tutti si spenderanno per la sua vittoria. (DORMA PURE SU 7 CUSCINI...)
«Considero del tutto giusto e naturale - dice - che debba esserci in questa direzione uno sforzo congiunto e coordinato da parte di tutti coloro che hanno una funzione di governo. Mi pare normale».
Fornendo la sua piena disponibilità, il vice di Vendola coglie l’occasione per lanciare il suo appello personale. Una chiamata alle armi della politica e della persuasione, che ogni esponente del centrosinistra deve saper utilizzare sul proprio elettorato.
«Nessuno può sottrarsi ad una prova così impegnativa - ha ribadito - Considero questa tornata elettorale alla nostra portata. Abbiamo un leader forte, una donna politica autorevole, una personalità che ha dimostrato di saper governare. E poi abbiamo uno schieramento di centrosinistra che è nelle condizioni di poter vincere».
Frisullo respinge le polemiche che hanno animato il dibattito interno al Pd sulla imposizione dall’alto della candidatura: «Questa è una sciocchezza. (MA SI! NON DITE SCIOCCHEZZE!) Non solo perché Loredana viene dall’esperienza di governo alla Provincia con Giovanni Pellegrino, ma soprattutto perché è una donna conosciuta per il suo impegno civile e culturale. Altro che calata dall’alto».
Punzecchiatura anche a chi avrebbe preferito le primarie: «L’assemblea del Pd è espressione di un voto quasi a suffragio universale, quindi nella pienezza dei poteri iscritti».

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