Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce"
del 25 Giugno 2009.
«Ormai in paese la situazione è diventata insostenibile. Non si può far durare un’emerg enza così a lungo, esasperando i cittadini. E’ una storia assurda».
Il sindaco Roberto Falconieri si fa portavoce della protesta generale, dopo che da tempo molti cittadini non ricevono più la posta a domicilio. «La questione ormai si trascina da oltre un anno e mezzo - prosegue il primo cittadino di Melissano - Dapprima a scontare il disservizio è stato quasi metà paese, poi, con il potenziamento dell’organico dell’ufficio postale con un altro portalettere, è rimasto scoperto l’intero rione Stazione. Ma è mai possibile che non ci sia la disponibilità di un altro operatore? Eppure - dice Falconieri - risulta che Poste Italiane abbia liste di attesa costituite da 15mila tra giovani e meno giovani che hanno superato un concorso e che ora attendono di lavorare».
Oltre al danno, Melissano sconta anche la beffa. Perchè molti cittadini si vedono costretti a pagare multe salate per ritardati pagamenti, se non addirittura a dover richiedere la riattivazione di servizi ed utenze sospese per morosità.
«Ed è questo l’aspetto più grottesco della vicenda - dice Falconieri - e c'è di più, perché molte volte le giustificazioni del disservizio non sono tra le migliori. Spesso i cittadini sono invitati a tornare il giorno dopo, altre volte invece, al primo accenno di polemica e per tacitare lagnanze e reclami, arriva addirittura l’invito a recarsi presso l’ufficio comprensoriale di Casarano. Siamo al paradosso».
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