Di Attilio Palma
Tratto dal “Nuovo Quotidiano di Puglia-Lecce”
del 28 Novembre 2008.
Dopo l’ultimo messaggio intimidatorio, il consigliere comunale del Pd Stefano Scarcella ha chiesto e ottenuto nei giorni scorsi un incontro con il prefetto Mario Tafaro.
L’ex assessore alla cultura gli ha illustrato la sua attività di opposizione, e ha comunicato anche gli ultimi risvolti delle vicende personali (le tre distinte lettere con minacce di morte). Ma oggetto dell’incontro è stata anche l’attività dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Falconieri.
“Al prefetto ho espresso soprattutto la mia forte preoccupazione per la gestione del protocollo informatico – spiega Scarcella – e per alcune mie richieste mai giunte a destinazione. Dagli uffici mi è stato sempre risposto che non c’era traccia delle mie lettere e, in un’occasione, il comandante della polizia municipale mi ha comunicato che tutta la corrispondenza è visionata preventivamente dal sindaco. Tutto questo dimostra uno status antidemocratico e un comportamento al di fuori delle regole. Per non parlare della sudditanza dei dipendenti comunali”.
Altro argomento esposto, quello relativo ai contributi alle famiglie bisognose, già a suo tempo denunciato da Scarcella.
Tratto dal “Nuovo Quotidiano di Puglia-Lecce”
del 28 Novembre 2008.
Dopo l’ultimo messaggio intimidatorio, il consigliere comunale del Pd Stefano Scarcella ha chiesto e ottenuto nei giorni scorsi un incontro con il prefetto Mario Tafaro.
L’ex assessore alla cultura gli ha illustrato la sua attività di opposizione, e ha comunicato anche gli ultimi risvolti delle vicende personali (le tre distinte lettere con minacce di morte). Ma oggetto dell’incontro è stata anche l’attività dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Falconieri.
“Al prefetto ho espresso soprattutto la mia forte preoccupazione per la gestione del protocollo informatico – spiega Scarcella – e per alcune mie richieste mai giunte a destinazione. Dagli uffici mi è stato sempre risposto che non c’era traccia delle mie lettere e, in un’occasione, il comandante della polizia municipale mi ha comunicato che tutta la corrispondenza è visionata preventivamente dal sindaco. Tutto questo dimostra uno status antidemocratico e un comportamento al di fuori delle regole. Per non parlare della sudditanza dei dipendenti comunali”.
Altro argomento esposto, quello relativo ai contributi alle famiglie bisognose, già a suo tempo denunciato da Scarcella.
“Ho consegnato al prefetto un documento per comprovare che i contributi elargiti alle famiglie non solo superano i 42mila euro, nonostante il sindaco abbia affermato che l’importo era molto più esiguo, ma che sono stati violati molti articoli del regolamento comunale. Mi riferisco al fatto che Falconieri ha anticipato denaro dalle proprie tasche, azione che non è permessa, ed è quindi perseguibile dalla legge”.
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