venerdì 19 dicembre 2008

CONTRIBUTI A FAMIGLIE BISOGNOSE - QUELLO CHE PENSO... ONESTAMENTE E POLITICAMENTE...

Che cosa si è tentato di fare modificando il regolamento comunale per la concessione di contributi a soggetti singoli e famiglie bisognose?
Non si è voluto certo snellire e velocizzare le pratiche come qualcuno va dicendo, ma a parer mio, si è voluto intorbidire i procedimenti al fine di evitare incresciosi intoppi e censure da parte di Organi di Controllo, quali possono essere i Consiglieri di minoranza o altri.
La Commissione Servizi Sociali prevista all’Art. 15 e che il sindaco e la sua maggioranza hanno voluto sopprimere, altro non è che un elemento di valutazione equo della concessione dei contributi, e quindi, di trasparenza amministrativa, considerato che ogni pratica viene valutata, dovrebbe essere valutata, sarebbe dovuto essere valutata, sotto ogni aspetto da più persone esterne alla politica.
Ho l’impressione che, con l’abrogazione dell’Art. 15 del Regolamento, si è voluto, invece, creare la condizione delle “mani libere” ed eventualmente porre ripari su questioni pregresse. E’ strano, caro assessore alle politiche sociali, caro sindaco, come ci si ricorda proprio il 28 novembre 2008 di effettuare questa particolare modifica, a seguito di tanti articoli, corrispondenza privata, denunce.
Io ritengo che se l’Amministrazione Comunale intende rifuggire dalla tentazione della gestione clientelare della concessione dei contributi assistenziali debba non solo rimettere in discussione la commissione di valutazione, ma limitare detta concessione a casi di vera e comprovata necessità, impegnandosi al contempo, a far uscire dalla situazione di soggezione economica e psicologica i soggetti che vivono in una condizione di disagio finanziario.
Perché, caro Sindaco e Consiglieri, vi invito a riportare in vigore l’Art. 15 del Regolamento?
Lo faccio nell’interesse dello stesso sindaco, degli stessi assessori e quindi, della Giunta Comunale; lo faccio nell’interesse della correttezza e della trasparenza in quanto, ritengo che la linea di demarcazione che separa il mero atto di solidarietà dall’atto di volontà personale o di gruppo, di concedere o meno un contributo economico a seconda degli umori e dei soggetti interessati, a prescindere dall’effettiva necessità, sia estremamente sottile e quindi, da qui la necessità di un punto di equilibrio che viene espresso o potrebbe essere espresso da una Commissione come quella già prevista dal precedente Regolamento.
Sono certo che l’Amministrazione Comunale nell’interesse della correttezza e della trasparenza vorrà tenere in considerazione quanto sostengo; se così non fosse, la mia azione sarà improntata sì alla correttezza, ma anche a grande determinazione, perché voglio rammentarvi che quanto è stato sin qui elargito è stato prelevato dalle tasche dei nostri cittadini, i quali, oggi si vedono costretti a fare i conti con una crisi economica preoccupante e diffusa, e con un’Amministrazione Comunale dedita allo spreco e allo sperpero.
Pertanto, affidare sia pure previa relazione del Responsabile di Settore, la determinazione della concessione dei contributi allo stesso Responsabile, dopo la concessione da parte della Giunta Municipale è in stridente contrasto con ogni buona regola di democrazia e trasparenza.
La Giunta Municipale dovrebbe limitarsi al semplice atto concessorio, demandando alla Commissione di cui all’Art. 15 l’istruttoria e la valutazione delle pratiche, altrimenti, si realizzerebbe un semplice fatto puramente discrezionale e potestativo, ingenerando sempre più, a torto o a ragione, l’idea che per ottenere i 100 euro ogni due mesi, bisogna essere amico degli amici.
Sono più che sicuro che questo non lo vuole neanche l’Amministrazione Comunale pertanto, dovrebbe avere l'umiltà e la correttezza di fare un passo indietro...

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