Lodo Alfano bocciato,
gente grida a Berlusconi: "In galera"
9 Ottobre 2009
Di Felice Belisario
Di Felice Belisario
Tratto dal Sito Internet
www.italiadeivalori.it
L' 8 ottobre 2009 è iniziata la "Caporetto" politica di Berlusconi. La pronuncia della Consulta è giunta inaspettata e l’ha colto impreparato, facendolo uscire completamente di senno. Come i tori, ha visto "rosso" dappertutto!
www.italiadeivalori.it
L' 8 ottobre 2009 è iniziata la "Caporetto" politica di Berlusconi. La pronuncia della Consulta è giunta inaspettata e l’ha colto impreparato, facendolo uscire completamente di senno. Come i tori, ha visto "rosso" dappertutto!
A questo punto, tre brevi riflessioni mi sembrano opportune.
La prima. Quando venne approvato il lodo Alfano, l’IdV chiese al Presidente della Repubblica di non firmare la legge perché, a nostro avviso, era palesemente incostituzionale.
Fummo subissati da critiche e da insulti. Di Pietro venne addirittura iscritto nel registro degli indagati per vilipendio al Capo dello Stato.
La seconda. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo raccolto le firme (1.000.000) per abrogare il lodo Alfano, ma le altre forze di opposizione non ci hanno sostenuto.
Anzi, hanno cercato di emarginare l’IdV solo perché cercava di utilizzare il referendum per cancellare l’ennesima legge-porcheria ad personam.Ma la coerenza ha pagato. Ancora una volta abbiamo avuto ragione anche se nessuno si è ancora scusato per averci offeso.
La terza. La sera del 7 ottobre, sei persone sono state accompagnate nel commissariato di polizia dove sono state denunciate per «vilipendio e oltraggio a carica istituzionale» perché sotto Palazzo Venezia, al passaggio del “Silvio Furioso”, hanno urlato: «In galera, in galera, la legge è uguale per tutti». Mentre manifestavano, si dichiaravano sicuri dell’esito dei processi a Berlusconi e della necessità di rispettare la Costituzione.
Ma, in tutto questo, dov’è il reato?
Perché questi cittadini che non hanno avuto paura di dire la verità sono stati portati in commissariato?
Vorremmo farci un salto anche noi parlamentari IdV per condividere l’onore della denuncia.
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