lunedì 23 febbraio 2009

TRA MELISSANO, TAVIANO E RACALE IL DEBITO RAGGIUNGE CIRCA 2,5 MILIONI DI EURO - LA GIAL PLAST RISCHIA DI SALTARE CON I SUOI 150 DIPENDENTI

MUNICIPI IN ARRETRATO DI 75 MILIONI DI EURO
MELISSANO RISULTA INADEMPIENTE VERSO LA DITTA.

RESTA IL PUGNO NELLO STOMACO
INFERTO A TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI:
AI CITTADINI, CHE LA LORO TASSA
DI RIFIUTI SOLIDI URBANI
LA VERSANO REGOLARMENTE,
ALLE AZIENDE CHE LAVORANO
SENZA RICEVERE UN EURO,
AI LAVORATORI CHE NON RICEVONO
LO STIPENDIO DA PIU’ MESI,
AI COMUNI CHE PAGANO IN REGOLA.

Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce”
del 21 Febbraio 2009

Tra valzer delle cifre, quadri poco chiari e soluzioni disparate, una sola certezza: l’industria salentina del rifiuto rischia il collasso. Le cifre che circolano sui tavoli tecnici sono imbarazzanti. Oltre l’80-90 per cento dei comuni ha debiti pendenti con le Ato o le aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti. Una enormità. E non conta tanto se il debito complessivo ammonta a 50milioni, come asseriscono sindacati ed Ato, o a 75milioni di euro, come sostengono invece gli industriali (quasi la metà del debito si riferisce alle aziende che gestiscono lo smaltimento). Resta il pugno nello stomaco inferto a tutti i soggetti coinvolti: ai cittadini, che la loro tassa di rifiuti solidi urbani (Tarsu) la versano regolarmente; alle aziende che lavorano senza ricevere un euro; ai lavoratori che non ricevono lo stipendio da più mesi; ai Comuni virtuosi. Le sorprese peggiori da chi meno te le aspetti, cioè da alcuni grandi Comuni, come Nardò e Casarano, che accumulano debiti per milioni di euro.
ATO LECCE 1 - La città capoluogo è in regola con i pagamenti. Ma ci sono altre situazioni piuttosto gravi. Pur in assenza di dati ufficiali, perché l’Ambito non si è ancora costituito in consorzio, l’Ato Lecce 1 presenta criticità note soprattutto ai lavoratori ed alle aziende. Per esempio a Lizzanello, il cui debito dovrebbe aggirarsi intorno ai 700mila euro. Meno forti, ma comunque pesanti, le situazioni di Salice e Veglie. Anche Tre puzzi pare abbia qualche pendenza, dovuta ad un consistente arretrato nei confronti della società mista Spa.
ATO LECCE 2 - Nel cuore del Salento pulsano due debiti galoppanti. Riguardano in particolare tanto un grande centro, come N a rd ò , quanto una piccola comunità, come Scorrano: entrambi in una situazione che il presidente dell’Ato, Silvano Macculi, definisce di inadempienza totale. L’amministrazione neretina non paga alcun canone dal primo gennaio 2007: 24 rate per una cifra record che si aggira intorno ai due milioni di euro. Parzialmente inadempiente sul 2007 è anche Scorrano: 170mila euro di arretrato. Per quanto riguarda il 2008, invece, sarebbe scorretto parlare di inadempienze, giacché l’Ato ha dato tempo fino al 28 febbraio prossimo (ancora sette giorni) per saldare il conto. Resta inalterato il saldo a credito dell’Ato Lecce 2 nei confronti della Regione: Macculi rivendica sette milioni di euro riferiti al 2008.
ATO LECCE 3 - Freschi ed aggiornatissimi i dati presentati dall’Ato Lecce 3 al tavolo tecnico dell’altro ieri. I Comuni non in regola con i pagamenti dei servizi di igiene urbana sono cinque: l’ultimo canone pagato da Montesano si riferiva al mese di agosto (7 mesi di arretrato); Taviano si è fermato a settembre (6 mesi); Racale a maggio (9 mesi), in più, siccome ha un contratto con gli oneri di smaltimento divisi dal servizio di raccolta, ha un debito nei confronti di Monteco (gestore della discarica di bacino) pari 1milione e 11mila euro. Casarano è in regola con i pagamenti verso la ditta che gestisce i servizi di raccolta, ma ha un debito per oneri di smaltimento non evasi pari a 1milione e 42mila euro; Melissano, che non è ancora gestito direttamente dall’Ato, risulta inadempiente verso la ditta. Così succede per esempio che tra Taviano, Melissano e Racale l’esposizione debitoria raggiunga circa 2,5milioni di euro: la Gial Plast, azienda che gestisce la raccolta ed il conferimento, rischia di saltare insieme ai suoi 150 dipendenti. Un destino che accomuna le dieci imprese del settore che operano sul territorio.

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