mercoledì 18 febbraio 2009

IL COMUNE DI MELISSANO SULLA GAZZETTA - INDEBITATO PER 600MILA EURO CON L'ATO LECCE/3 (QUESTIONE RIFIUTI) RISCHIA IL COMMISSARIO AD ACTA ED ALTRO

PER LA QUESTIONE RIFIUTI
COMUNE DI MELISSANO
A RISCHIO BANCAROTTA.
I SINDACATI AL PREFETTO:
"UN COMMISSARIO AD ACTA
NELLE AMMINISTRAZIONI INSOLVENTI"
LA PROTETA COINVOLGERA'
ANCHE IL PERSONALE
ADDETTO AI DEPURATORI
Tratto da "La Gazzetta di Lecce"
del 17 Febbraio 2009.
«Se i comuni ancora insolventi non provvederanno subito a pagare i canoni per la nettezza urbana, chiederemo al prefetto di inviare un commissario ad acta».
Ad annunciare l’iniziativa sono i sindacati di categoria - Cgil funzione pubblica, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel - che ieri hanno partecipato alla riunione dell’«Osservatorio provinciale sui rifiuti» assieme all’assessore provinciale all’Ambiente Gianni Scognamillo e le associazioni degli imprenditori.
«Mancavano solo i presidenti degli Ambiti territoriali», fa sapere Roberto Greco, di Fiadel, il quale ha evidenziato come sia emersa durante l’incontro una situazione di grande difficoltà delle imprese del settore a causa dei gravi ritardi che i comuni hanno maturato e continuano ad accumulare nel versamento dei canoni.
«La situazione più critica - aveva rammentato nei giorni scorsi Donato Martella, presidente dell’Ato Le/3 - interessa una serie di comuni tra cui Racale, Taviano e Melissano, che devono ancora versare, rispettivamente, le somme di 1,2 milioni, 400mila e 600mila euro».
Ma il problema dei ritardi, anche se in misura diversa, riguarda un po’ tutto il Salento (circa l’80 per cento dei comuni in base ai calcoli dei sindacati).
«Le imprese non possono fare programmi e investimenti - sottolinea Greco - e non sono neanche nelle condizioni di pagare regolarmente gli stipendi e garantire al personale e ai mezzi le necessarie dotazioni di sicurezza. Questa condizione, ovviamente, si riflette anche sulla qualità dei servizi».
Per questi motivi, nei giorni scorsi, i sindacati di categoria hanno indetto uno sciopero. La giornata di astensione dal lavoro è stata fissata per il 20 febbraio e coinvolgerà l’intero comparto dell’igiene ambientale (quindi anche il personale addetto ai depuratori).
«Il nostro auspicio - dice Greco - è che si possa evitare la protesta se nel frattempo interverranno misure concrete che offrano garanzie ai lavoratori». Ma da quello che gli stessi sindacati hanno appreso nella riunione dell’Osservatorio, le prospettive non sono rosee, perché le imprese che vantano vecchi e nuovi crediti dai comuni potrebbero non essere in grado di corrispondere regolarmente i prossimi stipendi.
«Giovedì - riferisce Greco - verremo convocati in Prefettura ed in quella sede chiederemo che venga affidato ad un commissario ad acta il compito di intervenire presso i comuni insolventi per gestire i capitoli di spesa relativi ai rifiuti ed assicurare i pagamenti alle imprese».

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