27 Luglio 2009
Di Antonio Borghesi
Tratto dal Sito Internet
www.italiadeivalori.it
Riporto il video ed il testo del resoconto stenografico del mio intervento di oggi alla Camera dei Deputati in tema di banche.
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Riporto il video ed il testo del resoconto stenografico del mio intervento di oggi alla Camera dei Deputati in tema di banche.
TESTO DELL'INTERVENTO
"Signor Presidente, questo ordine del giorno nasce dal fatto che il presidente dell'ABI Faissola aveva definito le modifiche che le Commissioni avevano apportato come punitive per le banche. Immediatamente, il fido Ministro Tremonti ha detto «sì», forzando ogni regolamento, forzando la situazione e gli accordi presi, e ha praticamente imposto la cancellazione di parte di quegli interventi che riguardavano le banche.
A noi pare, come dire, davvero singolare la posizione del Ministro Tremonti perché solo qualche settimana fa, citando Bertold Brecht, ha dichiarato: «È un crimine più grande rapinare o fondare una banca?». In un'altra occasione, sempre qualche settimana fa, ha detto: «Basta, togliamo la cassa alle banche, stop! Dalle Ferrovie, alla RAI, alle Spa pubbliche non potranno più detenere liquidità sui conti correnti bancari». È evidente che in questo modo si è accreditato agli occhi dell'opinione pubblica come il vero Ministro che farà correre dritte le banche e che riuscirà ad intervenire perché si comportino meglio nei confronti dei risparmiatori. Lo aveva già fatto un anno fa con la Robin tax, che in realtà poi hanno pagato i piccoli imprenditori e gli artigiani, con maggiori commissioni e maggiori interessi passivi.Questa singolarità mi ha fatto venire in mente un passo di una nota canzone di Fabrizio De Andrè «La città vecchia», che parlando di un vecchio professore recita così: «Quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie, quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie». Ecco, a me pare che il professor Ministro Tremonti assomigli molto a quel professore di cui si parla: pronto a parlar male delle banche di giorno, ma poi pronto ad andare a letto con loro la notte.
Pertanto, noi chiediamo al Ministro Tremonti quale sia il prezzo in questo caso per aver tradito i cittadini, gli artigiani, i commercianti, i piccoli imprenditori, i risparmiatori, impedendo che essi possano conoscere realmente il costo del servizio bancario? Perché c'è da dire che in un anno di Governo il Ministro Tremonti ha dato tutto alle banche: denaro a buon mercato, scarsa trasparenza delle condizioni di mercato, più detrazioni fiscali, rinvio della class action, più deducibilità agli interessi passivi ed altro.
Mi pare che questo, però, sia la sintesi del modo di governare di questo Governo. Berlusconi a L'Aquila ha detto: «Sì, mi pento, troviamo i soldi per darli ai Paesi poveri»; ieri, di fronte ai problemi del sud ha affermato: «Sì, troviamo immediatamente i soldi per il sud».Allora a me pare che anche il Ministro Tremonti, come il Presidente Berlusconi, agisca in realtà per slogan, per spot mediatici, per dichiarazioni roboanti, ma poi in concreto sono forti con i deboli e deboli con i forti.
Pertanto, chiediamo al Governo che si impegni, nel rispetto delle prerogative del Parlamento, ad introdurre criteri di massima trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e utenti, prevedendo un chiaro ed unico indicatore che riunisca le diverse voci di spesa a carico del cliente."
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