sabato 25 aprile 2009

CREDITORI E DEBITI MELISSANESI - PROBLEMI, PROBLEMI, PROBLEMI... / E DAGLI AMMINISTRATORI? PAROLE, PAROLE, PAROLE...

ECCO GLI ALTRI DEBITI
DEL COMUNE DI MELISSANO
Di Attilio Palma
Tratto dal “Nuovo Quotidiano di Puglia-Lecce”
del 24 Aprile 2009
"Non possiamo vivere così, sempre con quest'ansia, questo patema d'animo...".
Lo sfogo accorato è della moglie di un dipendente della Gialplast, società che gestisce il servizio di Nettezza Urbana a Melissano.

Il 10 maggio prossimo gli stipendi non ancora percepiti saranno due ma la situazione non è certo nuova, prolungandosi infatti, da diverso tempo.
Il ritardo e l'arretrato con cui i Comuni, non solo Melissano, verserebbe i canoni per il servizio alla Gialplast, si ripercuoterebbe sui dipendenti.
"E' da un anno e mezzo - sostiene la donna - che va avanti questa storia. Siamo già in ritardo di un mese e tra poco saranno due. Mio marito e i suoi colleghi vengono pagati ogni 60 giorni. E questo accade a Melissano come a Taviano perchè lo so da altre persone che lavorano lì".
Quando si chiederebbe all'azienda, aggiunge, "se ci sono novità, ci rispondono di chiedere al Comune che, comunque, per quel che ne so, sta pagando, ritardi a parte. Intanto, noi abbiamo ogni mese le nostre scadenze, le nostre necessità, le banche ci chiamano. Cosa dobbiamo fare, così non si può andare avanti".
A Melissano, il ritardo nei confronti della Gialplast
sarebbe di circa 11 canoni.
"La situazione esiste - ammette il sindaco e consigliere provinciale Roberto Falconieri - ma posso anche dire che nei primi tre mesi del 2009 abbiamo già versato circa 160 mila euro. E' chiaro che ci portiamo dietro 6 mensilità della passata amministrazione alle quali se ne sono aggiunte altre 5. Ma dobbiamo considerare l'aggravio di 7.000 euro al mese derivanti dal lodo arbitrale che sono 84mila euro di maggiorazione, ed altri 66mila euro complessivi per pagare i legali nostri e di chi ci ha preceduto. Eravamo anche riusciti quasi a recuperare, poi non c'è stato il recupero delle somme pregresse da parte della Sesam, circa 550 mila euro, nè grandi risultati arrivano dall'Equitalia. Se poi pensiamo che al momento, del ruolo 2008, mancano ancora 160 mila euro, abbiamo un'idea della cosa".
Falconieri spiega che "se difficile è la situazione per l'azienda, è altrettanto vero che questa non può e non deve essere scaricata sui lavoratori e dire non vi paghiamo perchè il Comune non ci paga. Dov'è finito il rischio d'impresa? Ci sarebbe anche da dire sull'atteggiamento di alcuni sindacati che certo, mi sento di dire, non sono dei lavoratori. Comprendo i problemi delle famiglie. Comunque, se tutto va bene, siamo pronti a sobbarcarci di una fidejussione bancaria con gli interessi all'11% per chiudere questa partita, così come contiamo in una positiva transazione con la Monteco".

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