domenica 6 febbraio 2011

ON LINE DA POCHI GIORNI IL NUOVO SITO DELLO "SPORTELLO DEI DIRITTI"

La tutela dei diritti a 360° di tutti, cittadini italiani e non, è alla base dell'Idea che ha creato lo "Sportello dei Diritti" (www.sportellodeidiritti.org), associazione nazionale senza fini di lucro.
Il percorso parte dal 2005 quando Giovanni D'Agata, Rosalba Bove e l'allora assessore alla Tutela dei Diritti e cittadinanza attiva Carlo Madaro, già pretore noto per la battaglia per la libertà di cura ai tempi della "terapia Di Bella” decisero di lanciare un progetto innovativo per qualsiasi ente territoriale, dotando la Provincia di Lecce di due uffici lo "Sportello dei Diritti” ed il "Servizi Immigrazione Salento” che si occupassero per l'appunto di ascoltare cittadini e stranieri alla ricerca di soluzioni per i loro problemi ed il tutto a titolo assolutamente gratuito.
Bastava, in effetti passare a Lecce in viale Marche, presso una graziosa per notare sin da subito il brulicare della più variegata umanità che in numero crescente entrava, sostava ed usciva, alla ricerca delle soluzioni ai più disparati problemi (spesso gravissimi!) che la pubblica amministrazione normalmente non riusciva o non poteva dare. L'idea era rappresentata da un tentativo (ben riuscito) di fornire delle risposte concrete e possibilmente rapide ai problemi che lo stesso apparato burocratico dello Stato, ci poneva e ci pone quotidianamente innanzi, evitando comunque un'inutile duplicazione di servizi, o un'antistorica burocratizzazione in periodo di deregulation.
L'ampio significato della parola "diritti" ha permesso così di intervenire anche relativamente a tutte quelle situazioni nelle quali il cittadino è utente – consumatore - lavoratore rispetto a soggetti di diritto privato, delle multinazionali e delle grandi e medie imprese: gli uffici in questo modo rappresentavano dei contenitori aperti alla tutela di tutte le lesioni della sfera personale dei cittadini e dei piccoli imprenditori. Fin dalla creazione non era stata sottovalutata l'importanza della diffusione delle iniziative; così, tutti i progetti, i casi più eclatanti, le numerose denunce di disservizi, i problemi di malasanità, un aggiornamento costante della cittadinanza su questioni giurisprudenziali, hanno trovato spazio sui media e su numerosi siti o blog di internet, attraverso un'attività di comunicazione degna dei più organizzati uffici stampa.

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